LA STORIA DEL CANE COL PIERCING È UNA BUFALA: ECCO PERCHÉ

Da un paio di giorni sta girando su Facebook un post della pagina La sua pelle non è in vendita. Il post è stato rimosso, peccato che continui a circolare su molte bacheche col logo della pagina in questione in bella vista:

Il post tratta di una signora di Genova che avrebbe fatto fare al proprio cane un piercing alla lingua:

Fa’ un piercing al cane. Il gesto di Maria Sabave, impiegata trentenne di Genova, ha diviso il popolo di facebook e i giornali. “Volevo farlo da tempo, ma come potete leggere nello stato che ho postato su facebook, i tatuatori me lo avevano sconsigliato sempre. Invece, a casa, con la pazienza e la cura giusta, sono riuscita a installare il piercing sulla lingua del mio fedele amico. Un lavoro di precisione e di cura maniacale, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Ringrazio il mio amico Dino per avermi aiutato per una cosa simile”

LA NOTIZIA DEL CANE COL PIERCING È UNA BUFALA

Innanzitutto questa “notizia” è di Marzo 2016 e, quindi, è ampiamente datata e già se n’è parlato. Abbiamo, inoltre, fatto una breve ricerca per verificarne l’autenticità e l’unica fonte (che vi preghiamo vivamente di non andare a vedere per non regalare ulteriori click) che la riporta è Il corriere della notte: si tratta di un noto sito di fake news. Il corriere della notte, infatti, non è nientepopodimeno che una nuova versione dei siti Il Giomale e Rebubblica, anch’essi ben conosciuti per la divulgazione di notizie false.

IL CONTENUTO DELLA NOTIZIA DEL CANE COL PIERCING NON HA NÉ CAPO NÉ CODA

Leggendo con attenzione l'”articolo” su Il corriere della notte, poi, si scoprono ulteriori dettagli evidentemente inventati:

Tobia, così il nome dell’animale, è adesso il primo cane al mondo ad avere un piercing. Un piercing destinato a passare alla storia, o quantomeno a far discutere per molto tempo, visto le spaccature e le polemiche che ha generato sui social come sui giornali.

Dalla nostra ricerca non risulta che alcun giornale abbia parlato della vicenda (tante grazie, la notizia è inventata…): l’unica “testata” che riporta questo fatto è Il corriere della notte stesso.

“Incredibile” commenta Maria Laura Zoffi “non ci posso credere. Denuncio la donna per abuso su animali. Mai vista, in tanti anni una cosa simile. Questo Paese va a rotoli”; ma non tutti sono di questa opinione, come dimostrano le parole di Gianni Bestiapanco che dice: “Ma dai, è una cosa normale. Il cane avrà sicuramente recepito nella maniera giusto il gesto del padrone. Fidatevi, i cani ci amano. Non possono fraintendere il comportamento del padrone. Sicuramente è felice e fra un po’ si abituerà. E poi, guardatelo: ora è anche più bello. In Italia siamo i primi in poche cose, è questa è una bella cosa finalmente”

Ci siamo chieste chi siano MariaLaura Zoffi e Gianni Bestiapanco e a che titolo vengano citati. Evidentemente si tratta di nomi e citazioni inventate tanto per riempire in qualche modo l’articolo.

Qualcuno ha scomodato anche il governo perché si pronunci su una simile situazione. Nei prossimi giorni, si attende un disegno di legge che regolarizzi piercing e tatuaggi su animali. Tutt’Europa ormai ha una legge a riguardo, purtroppo l’Italia, come sempre capita, si fa cogliere impreparata dai dati di fatto. Vedremo come la situazione evolverà nei prossimi giorni.

Anche un’eventuale interrogazione parlamentare in merito non ci risulta essere mai esistita. E meno male, perché, di solito, si richiede un intervento di questo tipo in caso di emergenze o del difondersi di mal costumi pericolosi per la cittadinanza: invece non risulta, almeno in Italia, che si sia diffuso il fenomeno di tatuare o far fare piercing agli animali da compagnia.

PERCHÉ È SBAGLIATO DIFFONDERE LA BUFALA DEL CANE COL PIERCING ALLA LINGUA

Il “fenomeno”, quindi, non esiste: non ci sono casi documentati da fonti attendibili analoghi a questo. La bufala del cane col piercing sulla lingua non è una notizia utile a sensibilizzare cittadini e cittadine né un esempio di maltrattamenti su animali o della prepotenza dell’essere umano sugli stessi. L’unica prepotenza che dovrebbe scandalizzarci sta nel fatto che siti come Il corriere della notte approfittano dell’ingenuità e della buona fede degli e delle utenti e del loro amore per gli animali al solo scopo di far soldi col click-baiting. Insomma, un sito che inventa notizie fasulle su cani o gatti maltrattati al solo scopo di “indignare” l’opinione pubblica e guadagnare con le inserzioni è deprecabile. Se, come dice l’omonima pagina Facebook, “la pelle degli animali non è in vendita” non si dovrebbero condividere contenuti-spazzatura come questo perché tale condivisione è, almeno da un punto di vista etico, un vero e proprio sfruttamento degli animali.

COME DISTINGUERE UNA FAKE NEWS

Concludiamo, come sempre, con alcune brevi indicazioni per distinguere una notizia vera da una finta:

  • controllate le fonti da cui prendete articoli e contenuti verificando che siano attendibili e che la notizia sia riportata da più testate
  • verificate la data in modo da distinguere notizie recenti da vecchi “casi” che periodicamente tornano in auge e vengono ricondivisi
  • cercate di capire se la storia che state leggendo ha un senso logico oppure se è inverosimile o se sembra un collage di notizie diverse
  • fate attenzione se la notizia è eclatante (eppure non è riportata da nessun organo di stampa ufficiale!) e presenta toni allarmistici o iperbolici
  • diffidate se alla fine dell’articolo vi viene chiesto di condividere e diffondere il contenuto in questione perché, di solito, serve ad aumentare il range di click e, quindi, i soldi guadagnati da chi l’ha scritto.

Se vi trovate di fronte a una fake news NON CONDIVIDETELA e, se possibile, non aprite il link, non commentatela e non mettete like: non farete altro che aumentarne la visibilità. Se leggete una notizia riguardante gli animali e temete sia una bufala potete segnalarcela via mail scrivendoci a: info@adagaeta.it

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